Riabilitazione pediatrica

I bambini non sono “adulti in miniatura”: l’intervento e le proposte fisioterapiche sono da adattare in base all’età e alla fase di sviluppo del neonato/bambino/adolescente. Per questo motivo merita una specializzazione particolare: la riabilitazione pediatrica.

A differenza dell’adulto che possiede già un corpo strutturalmente sviluppato, il corpo del bambino si sta ancora sviluppando e perciò è più sensibile a modellamenti. 


Riabilitazione pediatrica: su cosa interveniamo?

Possiamo distinguere e trattare molteplici patologie che interessano i bambini nelle loro diverse fasi di sviluppo:

Torcicollo posturale e torcicollo miogeno

Torcicollo miogeno

Il torcicollo non è una diagnosi ma va considerato un segno clinico di un problema che necessita di un attenta valutazione differenziale. Esistono molti tipi di torcicollo: oculare, parossistico alternante, da anomalie scheletriche, da disturbi neurologici, associato a rigurgito del tratto esofageo, doloroso acquisito.

Le forme di interesse fisioterapico sono:

  • Torcicollo posturale: spesso associato alla plagiocefalia occipitale e ad uno scarso controllo antigravitario del capo per l’età, non vi sono anomalie del muscolo strernocleidomastoideo (ecografia normale) e non ci sono limitazioni nella rotazione omolaterale.
  • Torcicollo miogeno congenito: caratterizzato da un anomalia del muscolo sternocleidomastoideo (visibile all’ecografia) e presenza di limitazione nella rotazione omolaterale.

Asimmetrie craniofaciali e plagiocefalia

La plagiocefalia è una deformazione del cranio con un modellamento obliquo-facciale. In particolare vi è uno schiacciamento della zona occipitale posteriore associato ad una sporgenza anteriore dallo stesso lato ed un difetto inverso dalla parte opposta.

Si distingue in due tipi:

  • Plagiocefalia posturale: è causata dalla pressione prolungata sulla stessa zona del cranio in epoca pre e/o post natale.
  • Plagiocefalia sinostosica o craniostenosi: caratterizzata dalla fusione precoce delle suture craniche. Necessita di un trattamento multidisplinare (neurochirurgo, chirurgo maxillo-facciale, oculista, pediatra-neonatologo, ortodontista, etc..)

Sindrome pronatoria: piede piatto valgo e piede cavo valgo

riabilitazione pediatrica

Si parla di sindrome pronatoria quando la parte postoriore del piede è inclinata verso l’interno (valgismo calcaneare) in maniera eccessiva. I possibili quadri clinici della sindrome pronatoria sono il piede piatto valgo e il piede cavo valgo.

Alla nascita tutti i bambini hanno un “piede piatto”: più larga area di contatto al suolo e calcagno valgo. Nella prima infanzia infatti i legamenti sono ancora lassi e i muscoli sono deboli, nel corso dei primi 6 anni , circa, si assiste poi ad un progressivo sviluppo della volta plantare. La sua accentuazione o la sua persistenza nel corso della crescita sono però da considerarsi anomale.

Nel nostro centro collaboriamo con il dott. A. Patelli, specialista in Ortopedia e Traumatologia presso la clinica Città di Brescia, specializzato in problematiche di piede e caviglia.

Scoliosi idiopatica e posturale

scoliosi idiopatica - Areafisio Riabilitazione Pediatrica

La scoliosi è una deformità strutturale tridimensionale della colonna. Nella maggior parte dei casi questa è di tipo idiopatica, cioè senza causa scatenante.

Nell’80% circa dei casi si presenta durante la crescita e peggiora sino alla maturazione ossea, con un picco a inizio pubertà e in una percentuale maggiore nel sesso femminile. Durante la crescita non si hanno sintomi evidenti, tanto che la patologia viene individuata spesso casualmente. Per questo motivo uno screening precoce potrebbe individuarla precocemente!

Nel nostro centro ci ispiriamo ad un approccio SEAS (Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi):

  • gli esercizi si basano su una forma attiva di autocorrezione sui tre i piani di deformità,
  • gli esercizi cambiano e vengono adattati in base alle esigenze individuali con l’obiettivo di migliorare la percezione corporea e migliorare il controllo posturale.

Dorso curvo

Il dorso curvo (o ipercifosi) è un’accentuazione della cifosi, curva fisiologica dorsale della colonna vertebrale. Il dorso curvo, come la scoliosi, si manifesta con segni particolari, che devono essere valutati con attenzione dal medico specialista, per poter fare una diagnosi corretta e distinguere un dorso curvo (vera malattia) da un atteggiamento cifotico (difetto di postura).

Si aggrava soprattutto nel periodo della crescita in corrispondenza della spinta puberale fino al termine della maturazione ossea . Nella maggior parte dei casi l’ipercifosi è riconducibile a una  postura scorretta ed è chiamato dorso curvo astenico; è presente in soggetti con lassità legamentosa ed ipotonia muscolare, da non sottovalutare in quanto può strutturarsi. 

Patologie da sovraccarico sportivo in età pediatrica

Si definisce sovraccarico funzionale la ripetizione del gesto sportivo o di atti motori specifici per tempi eccessivamente lunghi, o con intensità tale da determinare un’azione meccanico-traumatica sulle strutture interessate. I sintomi o le malattie più frequenti sono le seguenti:

  • Apofisite calcaneare ( o malattia di sever): più frequente causa di dolore al calcagno in bambini che svolgono attività sportive traumatiche di contatto fra i 9 e 12 anni
  • Apofisite tibiale (o malattia di Osgood Schlatter: più frequente causa di dolore localizzato al ginocchio in bambini che svolgono attività sportiva (in particolare calcio, pallavolo, basket fra gli 11 e i 14 anni. Se non trattata può portare alla sindrome femoro-rotulea dolorosa.
  • Rachialgia lombare: dolore alla colonna nel tratto dorsale e lombare, alcuni fattori favorenti sono la brevità dei muscoli ischiocrurali, posture scorrete in posizione seduta e in piedi.

Fratture e patologie traumatiche

Le fratture del bambino sono diverse da quelle dell’adulto. Gli elementi che caratterizzano un diverso tipo di approccio sono costituiti dalla presenza della cartilagine di accrescimento e dalla diversa capacità di rimodellamento scheletrico variabile con l’età con una guarigione più rapida.

La riabilitazione pediatrica che ha lo scopo di ripristinare la funzionalità dell’area lesa, recuperare la mobilità articolare e la forza muscolare.