Come si sviluppa e cresce un neonato?

Uncategorized Mag 10, 2022

Attraverso lo sviluppo psicomotorio il neonato, nei suoi primi mesi di vita, inizia ad entrare in contatto con il proprio corpo, con lo spazio che lo accoglie e lo circonda e con le figure affettive di riferimento che se ne prendono cura. Il neonato acquisisce delle abilità (sensoriali, motorie, cognitive, relazionali e sociali) che rappresentano dei veri e propri appuntamenti irrinunciabili per la sua crescita.

Esiste una variabilità fisiologica nel bambino determinata da aspetti genetici (costituzione fisica -struttura muscolo-scheletrica, carattere/temperamento..) e da fattori legati all’ambiente in cui il bambino vive e cresce come il rapporto con il genitore e le esperienze che gli vengono proposte. Se gli aspetti genetici/caratteriali non sono modificabili possiamo agire invece sui fattori modificabili dall’esterno come le caratteristiche dell’ambiente in cui il bambino cresce, il rapporto con i genitori, le esperienze offerte in ambito familiare ed educativo, le offerte di oggetti/giocattoli e il modo in cui vengono utilizzate le attrezzature in commercio.

Stimolare correttamente il neonato già dai primi giorni di vita permette inoltre di prevenire patologie e complicazioni nello sviluppo che potrebbero insorgere durante la crescita.

LO SVILUPPO DEL NEONATO (0-9 MESI)

0-3 mesi: La necessità primaria del neonato è di essere contenuto e stabilizzato durante tutte le sue attività quotidiane finché non sarà capace di controllare le sue posizioni da solo. Bisogna prendersi cura delle sue posizioni in braccio, dando un sostegno particolare all’allineamento e alla stabilità non solo del capo ma anche di tutto l’asse corporeo.  

3-6 mesi: gli aspetti significativi dello sviluppo psicomotorio includono l’aumento dell’interesse per l’ambiente esterno e delle capacità di relazionare con le persone e gli oggetti e quindi l’inizio della separazione dal caregiver primario. In questa direzione matura la capacità di prestare attenzione visiva ed uditiva. Il bambino tollera meglio le sollecitazioni ambientali cinestesiche e percettive, matura il controllo posturale antigravitario del capo e del tronco superiore, migliora l’equilibrio nelle posizioni orizzontali (prono, supino e di fianco) ed il sostegno sulle braccia. E’ pronto per organizzare i primi spostamenti autonomi nello spazio (rotolamento, pivotting in posizione prona). Emerge l’interesse di toccare ciò che vede che lo porterà a coordinare occhio-mano-oggetto- bocca e si allenerà nel protendere il braccio verso l’oggetto con il controllo visivo, per afferrarlo e metterlo in bocca per esplorarlo (è pronto per i suoi primi giocattoli, tutti adatti ad essere afferrati con manine piccole).  E’ più abile nella posizione a “pancia sotto” ed è molto utile inserire regolarmente nelle sue abitudini quotidiane attività di gioco e di relazione in posizione prona insieme alle altre posizioni (supina, semiseduta nella seggiolina ed in braccio) come parte della cura della sua igiene posturo-motoria, sempre dipendente dall’adulto.

 Anche le attività da supino sono importanti: per scoprire i piedi e l’equilibrio con le gambe per aria, si girerà sui fianchi per imparare a rotolare e conoscere il senso dello spazio. Dal punto di vista strettamente motorio non ha bisogno di essere contenuto come prima in quanto controlla meglio se stesso nello spazio, tuttavia necessita sempre di un sostegno al tronco inferiore nelle posizioni verticali e semi-verticali (in braccio e nella sdraietta/passeggino).

6-9 mesi: importanti conquiste motorie vengono raggiunte. La posizione seduta autonoma, i passaggi da una posizione all’altra, la costruzione di uno spostamento orizzontale funzionale (strisciamento, gattonamento, spostamento sul sedere in posizione seduta, andatura a quadrupede con le ginocchia estese). Lo spostamento orizzontale è molto significativo in quanto rappresenta la prima esplorazione autonoma nello spazio. La nuova disponibilità delle mani, liberate ora dall’impegno di appoggio nella posizione seduta, permette un ulteriore maturazione della manipolazione e della motricità fine distale. Si arricchiscono gli apprendimenti sensoriali e cognitivi, aumenta la produzione dei suoni e la comprensione dei gesti semplici e del linguaggio verbale e la maturazione del “far da sé” durante i pasti, il movimento per terra, il gioco e l’organizzazione del sonno.

Viste le importanti abilità motorie è essenziale offrire al bambino le possibilità di sperimentare il movimento in libertà ed in sicurezza, mettendolo per terra sdraiato su una coperta o sul tappeto durante il suo tempo libero in casa. Non è più indicato l’uso della “palestrina” con i giocattoli appesi, del box (troppo piccolo per permettere al bambino di muoversi, inoltre lo isola dall’ambiente e l’adulto non può entrare nel box per giocare con lui), del girello (attrezzo pericoloso che induce a movimenti falsi e può ritardare la deambulazione autonoma) e non è consigliabile metterlo in piedi (finché non si alza da solo non è pronto per stare in piedi). In questa fase il ruolo dei genitori è importante per capire il valore dello spostamento per terra.

Il bambino che sa muoversi nell’ambiente prima di camminare conosce meglio se stesso e lo spazio in cui camminerà più tardi, prepara le basi dell’equilibrio che dopo rendono il cammino più sicuro (riducendo i rischi delle brutte cadute) e matura la sicurezza in sé e l’autostima (la naturale gratificazione nel fare da sé). Il bambino impara ad affrontare meglio piccole difficoltà e frustrazioni, trovando da sé le soluzioni.

Per Areafisio