Autore: luca zanetti

LAVORO D’UFFICIO E MAL DI SCHIENA

Come la sedentarietà del lavoro d’ufficio e dello smart-working può favorire l’insorgenza di lombalgia e cervicalgia


Alcuni lo hanno sperimentato per la prima volta lavorando in smart-working da casa
durante il periodo covid, altri ci convivono tutti i giorni: di cosa stiamo parlando? Dei
classici “fastidi” al collo o alla parte bassa della schiena che affliggono i cosiddetti
“colletti bianchi” nel loro lavoro da scrivania, .
Ebbene, parleremo in questo spazio proprio del mal di schiena e del mal di collo (la
cervicale!) che insorgono in seguito a posture prolungate, soprattutto quella seduta!
Infatti queste patologie vedono tra i fattori d’insorgenza proprio la sedentarietà,
condizione lavorativa propria dell’impiegato e nella quale, volenti o nolenti, tutti ci
siamo ritrovati negli ultimi mesi.
Al contrario di quella che è l’opinione comune, non sono tanto gli sforzi fisici a
essere i principali contribuenti per cervicalgia e lombalgia, ma percentualmente è
proprio la postura seduta prolungata a determinare quadri di sindromi alla nostra
colonna vertebrale.
Il nostro corpo non è stato “progettato” per la vita sedentaria, la nostra schiena non
è un pilastro, ma è formata da “curve” che fra le altre cose hanno la funzione di
permetterci di muoverci, di ammortizzare i carichi e di distribuire le forze.
Si può quindi capire facilmente come il lavoro d’ufficio sia una professione a rischio
per l’insorgenza di queste patologie, tanto più se, a casa, alterniamo il DIVANO alla
SCRIVANIA.
Senza star qui a citare tutti i benefici del movimento, vien da sé che sarebbe meglio
alternare le sedute (in tutti i sensi!) lavorative, a passeggiate (intorno a casa!), o a
esercizi aerobici o di rinforzo muscolare.
CONSIGLI PRATICI

  1. Ergonomia della seduta. La prima cosa a cui dovete prestare attenzione è la
    seduta: si preferiscono sedie o poltrone con un angolo retto tra seduta e
    schienale; meglio ancora se provviste di supporto lombare. Inoltre, ancor più
    ergonomiche sono le sedie con seduta rotante e appoggi per le braccia.
  2. Ergonomia della postazione di lavoro. Non meno importante è la disposizione
    dei dispositivi sulla vostra scrivania: è consigliato avere il computer, o lo strumento che usate maggiormente, davanti a voi, non a tre quarti a destra o a sinistra.
  3. Abitudini lavorative. E’ meglio far ruotare la seduta della sedia, piuttosto che
    ruotare in continuazione il collo o la schiena; inoltre, se utilizzate un computer,
    nell’uso della tastiera e del mouse, è meglio se gli avambracci poggiano sulla
    scrivania per non sovraccaricare le spalle.
  4. Frequenza lavorativa. E’ utile inserire all’interno della seduta lavorativa, ogni
    20-30 minuti circa, momenti in cui ci si alza dalla propria postazione e si
    “sgranchisce” la schiena ed il collo con esercizi aspecifici come l’allungamento
    della schiena in tutte le direzioni, la circonduzione del collo…

Dott. Luca Zanetti – Fisioterapista OMPT