Mese: Maggio 2022

Come si sviluppa e cresce un neonato?

Attraverso lo sviluppo psicomotorio il neonato, nei suoi primi mesi di vita, inizia ad entrare in contatto con il proprio corpo, con lo spazio che lo accoglie e lo circonda e con le figure affettive di riferimento che se ne prendono cura. Il neonato acquisisce delle abilità (sensoriali, motorie, cognitive, relazionali e sociali) che rappresentano dei veri e propri appuntamenti irrinunciabili per la sua crescita.

Esiste una variabilità fisiologica nel bambino determinata da aspetti genetici (costituzione fisica -struttura muscolo-scheletrica, carattere/temperamento..) e da fattori legati all’ambiente in cui il bambino vive e cresce come il rapporto con il genitore e le esperienze che gli vengono proposte. Se gli aspetti genetici/caratteriali non sono modificabili possiamo agire invece sui fattori modificabili dall’esterno come le caratteristiche dell’ambiente in cui il bambino cresce, il rapporto con i genitori, le esperienze offerte in ambito familiare ed educativo, le offerte di oggetti/giocattoli e il modo in cui vengono utilizzate le attrezzature in commercio.

Stimolare correttamente il neonato già dai primi giorni di vita permette inoltre di prevenire patologie e complicazioni nello sviluppo che potrebbero insorgere durante la crescita.

LO SVILUPPO DEL NEONATO (0-9 MESI)

0-3 mesi: La necessità primaria del neonato è di essere contenuto e stabilizzato durante tutte le sue attività quotidiane finché non sarà capace di controllare le sue posizioni da solo. Bisogna prendersi cura delle sue posizioni in braccio, dando un sostegno particolare all’allineamento e alla stabilità non solo del capo ma anche di tutto l’asse corporeo.  

3-6 mesi: gli aspetti significativi dello sviluppo psicomotorio includono l’aumento dell’interesse per l’ambiente esterno e delle capacità di relazionare con le persone e gli oggetti e quindi l’inizio della separazione dal caregiver primario. In questa direzione matura la capacità di prestare attenzione visiva ed uditiva. Il bambino tollera meglio le sollecitazioni ambientali cinestesiche e percettive, matura il controllo posturale antigravitario del capo e del tronco superiore, migliora l’equilibrio nelle posizioni orizzontali (prono, supino e di fianco) ed il sostegno sulle braccia. E’ pronto per organizzare i primi spostamenti autonomi nello spazio (rotolamento, pivotting in posizione prona). Emerge l’interesse di toccare ciò che vede che lo porterà a coordinare occhio-mano-oggetto- bocca e si allenerà nel protendere il braccio verso l’oggetto con il controllo visivo, per afferrarlo e metterlo in bocca per esplorarlo (è pronto per i suoi primi giocattoli, tutti adatti ad essere afferrati con manine piccole).  E’ più abile nella posizione a “pancia sotto” ed è molto utile inserire regolarmente nelle sue abitudini quotidiane attività di gioco e di relazione in posizione prona insieme alle altre posizioni (supina, semiseduta nella seggiolina ed in braccio) come parte della cura della sua igiene posturo-motoria, sempre dipendente dall’adulto.

 Anche le attività da supino sono importanti: per scoprire i piedi e l’equilibrio con le gambe per aria, si girerà sui fianchi per imparare a rotolare e conoscere il senso dello spazio. Dal punto di vista strettamente motorio non ha bisogno di essere contenuto come prima in quanto controlla meglio se stesso nello spazio, tuttavia necessita sempre di un sostegno al tronco inferiore nelle posizioni verticali e semi-verticali (in braccio e nella sdraietta/passeggino).

6-9 mesi: importanti conquiste motorie vengono raggiunte. La posizione seduta autonoma, i passaggi da una posizione all’altra, la costruzione di uno spostamento orizzontale funzionale (strisciamento, gattonamento, spostamento sul sedere in posizione seduta, andatura a quadrupede con le ginocchia estese). Lo spostamento orizzontale è molto significativo in quanto rappresenta la prima esplorazione autonoma nello spazio. La nuova disponibilità delle mani, liberate ora dall’impegno di appoggio nella posizione seduta, permette un ulteriore maturazione della manipolazione e della motricità fine distale. Si arricchiscono gli apprendimenti sensoriali e cognitivi, aumenta la produzione dei suoni e la comprensione dei gesti semplici e del linguaggio verbale e la maturazione del “far da sé” durante i pasti, il movimento per terra, il gioco e l’organizzazione del sonno.

Viste le importanti abilità motorie è essenziale offrire al bambino le possibilità di sperimentare il movimento in libertà ed in sicurezza, mettendolo per terra sdraiato su una coperta o sul tappeto durante il suo tempo libero in casa. Non è più indicato l’uso della “palestrina” con i giocattoli appesi, del box (troppo piccolo per permettere al bambino di muoversi, inoltre lo isola dall’ambiente e l’adulto non può entrare nel box per giocare con lui), del girello (attrezzo pericoloso che induce a movimenti falsi e può ritardare la deambulazione autonoma) e non è consigliabile metterlo in piedi (finché non si alza da solo non è pronto per stare in piedi). In questa fase il ruolo dei genitori è importante per capire il valore dello spostamento per terra.

Il bambino che sa muoversi nell’ambiente prima di camminare conosce meglio se stesso e lo spazio in cui camminerà più tardi, prepara le basi dell’equilibrio che dopo rendono il cammino più sicuro (riducendo i rischi delle brutte cadute) e matura la sicurezza in sé e l’autostima (la naturale gratificazione nel fare da sé). Il bambino impara ad affrontare meglio piccole difficoltà e frustrazioni, trovando da sé le soluzioni.

Prevenzione allo sviluppo di plagiocefalie e torcicollo nel neonato

La plagiocefalia è una deformazione del cranio causata da una pressione prolungata sulla stessa zona del cranio in epoca pre e/o post natale. Durante la nascita o nelle prime ore di vita si possono notare delle deformazioni fisiologiche del cranio, soprattutto durante un parto molto lungo in cui il bambino è rimasto nel canale vaginale a lungo o se sono stati usati strumenti come la ventosa per velocizzare la nascita, ma queste si devono risolvere in poche ore o massimo qualche giorno.

Il torcicollo è un atteggiamento del collo che può essere posturale o miogeno (interessamento di un muscolo). Le cause del torcicollo posturale sono sovrapponibili a quelle della plagiocefalia: postura scorretta intrauterina  o una rotazione preferenziale del capo durante il sonno o la veglia. Per quanto riguarda invece il torcicollo miogeno esitono diverse ipotesi di cause ma la più accreditata sembrerebbe quella di una anormale apporto sanguigno del muscolo SCOM con formazione di una tumefazione o contrattura.

E’ giusto sapere di cosa stiamo parlando e capirne l’importanza (prima vengono riconosciute e trattate migliore sarà l’outcome) per saper riconoscere un problema se questo è presente.

Ma il nostro obiettivo principale è PREVENIRE! Eccovi quindi un po di consigli utili!

Il posizionamento del vostro bambino durante il sonno deve essere supino, come da ultime indicazioni dell’OMS per la significativa riduzione di SIDS  (morte in culla).  Durante la veglia invece è molto importante sfruttare tutte le posizioni possibili e garantendo un corretto allineamento capo-collo-tronco-bacino durante l’ allattamento, quando il bambino è in braccio (non preferire sempre lo stesso lato ma variare posizione)… e soprattutto durante la veglia.

Nei primi mesi i momenti di veglia tranquilla non sono moltissimi ma iniziare già dai primi mesi a stimolare il neonato nel modo corretto permetterà al neonato di entrare a contatto con se stesso e con il mondo che lo circonda. Se nel primo/secondo mese di vita non ci sentiamo sicure a metterlo a pancia in giu su di un tappeto potremo comunque fare sperimentare questa posizione al bambino facendolo sdraiare pancia contro pancia con la mamma (che si trova supina). Sfruttare fin da subito la posizione prona per il neonato vuol dire iniziare a stimolare i riflessi di sollevamento , allenare i muscoli del collo e delle braccia, cambiare punto di pressione sul cranio, variare la postura abituale.

Intorno ai 2 mesi il neonato è bene stenderlo proprio a terra a pancia in giu. All’inizio si tratterà di pochissimi minuti , o addirittura secondi… ma poi il bambino si abituerà e imparerà a gestire anche questa posizione.

All’interno del proprio lettino/culla non sono necessari cuscini.  Anzi , i lettini più sono vuoti più sono sicuri. Il bambino non ha bisogno i cuscini per essere sostenuto (in caso di rigurgiti frequenti è consigliato mettere un piccolo cuscino sotto il materasso per tenere la testina leggermente più sollevata).

Sebbene l’ovetto sia il metodo più sicuro di viaggio in auto è bene non abusane. E’ il modo ideale per trasportare il bambino in auto ma alla fine del viaggio è imporante sdraiare (nella culla) il piccolo soprattutto nei primi 3-4 mesi di vita.  Il mantenimento prolungato del bambino nell’ovetto può portare allo sviluppo di torcicolli posturali a causa dello scarso controllo del capo che i bimbi hanno nei primi mesi e li portano ad avere la  “testa penzolante”.

E’altamente sconsigliato l’uso del girello in qualsiasi fase di sviluppo del bambino. Oltre ad essere pericoloso in presenza di scale è nocivo per lo sviluppo motorio del bambino (in molti stati europei è stato tolto dal commercio!!!!!). Il bambino viene messo nel girello in una fase in cui non è ancora pronto per stare in piedi e mette quindi in eccessivo stress caviglie, ginocchia, collo e schiena alterando il corretto sviluppo motorio della sua età.

Cosa osservare per riconoscere una plagiocefalia e/o torcicollo:

  • Deformazione del cranio
  • Preferenza di lato per dormire
  • Difficoltà a girarsi da un lato durante la veglia
  • Presenza di piaghetta o tumefazione su un lato del  collo
  • Difficoltà a girare il capo da un lato

Se osservi o identifichi uno di questi problemi non esitare a parlarne con il tuo pediatra di riferimento ed eventualmente chiedere una consulenza fisioterapica!